By Rowland Benjamin

Le città e le metropoli nei paesi sviluppati generano enormi quantità di rifiuti. Un numero sempre crescente di questi rifiuti comprende l’imballaggio superfluo, al quale siamo ormai abituati, ed articoli che ora consideriamo da gettare. La nostra società sempre più “usa e getta” aiuta a creare il perfetto mercato consumistico. Tutto è temporaneo, e ci facciamo prendere dalla smania di rimpiazzare articoli con altri più grandi, migliori, più veloci o anche semplicemente nuovi. È interessante notare come si perde il senso della provenienza delle cose e della loro destinazione, quando le buttiamo via. Questo “via”, però, è un luogo reale, magari nemmeno tanto distante da dove viviamo.

Uno dei costi associati al consumismo è che sempre più gente si ritrova intrappolata in un circolo vizioso. Lavoriamo costantemente per ore ed ore al fine di incrementare i propri guadagni per poter comprare cose, che alla fine non ci aiutano a sentirci più appagati. Attraverso una minore richiesta e rinunciando ad una società materialistica, non saremmo costretti a lavorare così duramente e la nostra vita ne guadagnerebbe in termini di tempo libero e migliore qualità.

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