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La Globalizzazione

Globalizzazione è un termine che include diversi processi che stanno avvenendo allo stesso tempo in tutto il mondo come conseguenza dei cambiamenti industriali in varie centinaia di anni, dei miglioramenti nelle telecomunicazioni globali negli ultimi 50 anni e più recentemente della creazione di Internet. Alcuni aspetti della globalizzazione sono positivi ma molti sono negativi.

La globalizzazione dell’informazione ha permesso lo scambio di più idee e notizie tra più persone rispetto al passato. Internet ha implicato un cambiamento dall’isolamento alla comunicazione e la connessione tra comunità e individui a livello globale. Questo ha fatto sì, per esempio, che più persone siano state in grado di organizzare proteste in tutto il mondo per combattere l’autoritarismo, le ingiustizie e la distruzione dell’ambiente. Finora però ne hanno beneficiato quasi solo quelle persone che possiedono o possono usare un computer, ovviamente soprattutto nei paesi sviluppati.

Un aspetto negativo della globalizzazione dell’informazione è stato la dominazione di una cultura, la ‘cultura occidentale’ e in modo particolare di quella statunitense, su tutte le altre culture. La globalizzazione linguistica è parte di questa globalizzazione culturale: dominio della lingua inglese e scomparsa di molte lingue di tribù indigene in tutto il mondo. La globalizzazione culturale ha portato a una situazione in cui la cultura nord americana si sta sostituendo a una diversità di culture. I mass media sono monopolizzati dai settori statunitensi della musica, della televisione e dello spettacolo.

Si può argomentare che l’aspetto più negativo della globalizzazione è la globalizzazione delle aziende. Circa dal 1980 c’è stata una crescita delle politiche dei governi finalizzate a sostituire le tradizionali responsabilità ed etiche dello stato con il controllo dei risultati da parte delle forze del mercato, delle quali la predominante è la remuneratività finanziaria. Forse i governi intravedono un beneficio nella riduzione delle spese e dei debiti nazionali in vertiginosa ascesa, per esempio riducendo gli enormi costi futuri delle pensioni di anzianità. Qualsiasi sia la ragione, molti burocrati e politici adesso appoggiano una soluzione che prevede il passaggio dei poteri dello stato alle aziende.

La globalizzazione delle aziende segue il principio del fondamentalismo del mercato e della liberalizzazione degli scambi commerciali o del libero scambio che chiedono l’eliminazione di tutte le barriere al commercio, tra cui le barriere che proteggono l’ambiente e i diritti umani. Molte delle più grandi multinazionali hanno più forza finanziaria degli stati. Sono interessati a promuovere il libero scambio ad esempio attraverso il GATS (Accordo Generale sullo scambio di Servizi), che darebbe loro la possibilità di massimizzare i profitti a spese dell’ambiente, dei mezzi di sussistenza locali e dei diritti dei produttori locali. Le leggi internazionali attuali sul commercio non fanno abbastanza per garantire l’uso sostenibile delle risorse, la distribuzione equa dei profitti o salario giusto per i lavoratori. La crescita economica potrebbe avere luogo ma la qualità della vita peggiora.

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Bibliografía


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