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Biodiversità

Introduzione

Per biodiversità si definisce la varietà di forme di vita che ci circondano - mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, pesci, insetti ed altri invertebrati, piante, funghi e microorganismi come protisti, batteri e virus.

La biodiversità è una risorsa. Mantenere una vasta varietà di specie è importante in quanto è difficile prevedere quali saranno i nostri bisogni pratici e valori nel futuro. Abbiamo imparato tanto dagli studi delle altre specie e ciononostante stiamo permettendo loro di sparire senza nessuna cognizione della loro esistenza. Sarebbe sensato invece conservare il maggior numero di specie e riserve genetiche possibili, dal momento che attualmente non sappiamo quali possano rivelarsi potenzialmente utili come fonti alimentari, mediche e di materiali. I geni esprimono diverse caratteristiche ed il pool genetico sta diminuendo. La biodiversità rappresenta la nostra assicurazione per il futuro. Le perdite sono irreversibili.

Le specie stanno sparendo ad una velocità mai vista in passato sulla terra. Degli oltre 50 milioni di specie stimate abitanti sulla terra, soltanto all’incirca 1.5 milioni sono state identificati. Negli ultimi 25 anni, un quarto delle forme di vita sul pianeta si è estinto ed un altro terzo potrebbe fare la stessa fine entro il 2025. Una specie è in via d’estinzione ogni ora e sembra che il loro passo stia accelerando. Sembra infatti che le specie si stiano estinguendo ad una velocità tra le 100 e le 1000 volte superiore a quella precedente all’esistenza del genere umano e tale accelerazione sembra sia dovuta proprio all’attività umana.

La perdita delle specie è dovuta principalmente alla distruzione degli habitat, in particolar modo i terreni paludosi e le foreste tropicali. Eccessiva caccia, abusi nel collezionismo ed avvelenamento da pesticidi sono altri fattori decisivi. Gli effetti dei cambiamenti climatici derivanti dai gas serra e l’aumento delle radiazioni ultraviolette come causa del danneggiamento dello strato d’ozono potrebbero accelerare ulteriormente il processo di perdita delle specie.

Alcune specie animali e vegetali sono minacciate dalla caccia e dalla pesca di frodo oltre che dal commercio illegale. Il mercato nel commercio illegale della fauna e dei relativi prodotti si aggira attorno ai 100.000 US $ all’anno All’alba del ventesimo secolo, c’erano all’incirca 100.000 tigri in Asia ed ora ne rimangono approssimativamente solo 5000. La tigre del Caspio, di Bali e di Giava si sono estinte negli ultimi 60 anni e le cinque sottospecie rimanenti sono seriamente a rischio.

L’habitat della tigre viene bonificato per l’agricoltura, l’allevamento del bestiame, il taglio ed il trasporto del legname e per costruire alloggi. Alcune parti della tigre sono assai ricercate nell’Asia Orientale e con la caccia di frodo si fanno grandi affari. Le tigri sono specie protette ed il commercio dei prodotti derivati dalle tigri è illegale. Ciononostante, il business è talmente lucrativo che sono in molti a ritenere che ne valga la pena di rischiare la galera o la pena di morte. Le ossa di Tigre ed altre parti sono utilizzate nella fabbricazione di medicine orientali. I turisti ed ricchi stranieri comprano spesso souvenir a base di tigre.

La presenza d’elefanti africani è diminuita del 50% negli ultimi 20 anni, principalmente come risultato della caccia di frodo per il commercio dell’avorio. Nel 1970, c’erano almeno due milioni d’elefanti africani, ma già nel 1989 erano diminuiti a solo 600.000. Oggi ne rimangono tra i 302.000 ed i 487.000. E comunque, mentre il numero di elefanti diminuisce, in alcune zone dell’Africa sono soppressi dalle autorità dei parchi naturali che in teoria dovrebbero proteggerli. Essendo gli elefanti grossi animali, causano enormi danni al loro habitat, sradicano alberi e calpestano la vegetazione. L’aumento della popolazione ha causato un serio ridimensionamento dell’habitat dell’elefante nel corso dell’ultimo secolo e la densità di elefanti è talmente alta nell’Africa Meridionale che la soppressione è ritenuta necessaria per proteggere l’habitat a favore di altri animali, in modo da mantenere l’equilibrio dell’ecosistema. La soluzione più logica sarebbe però quella di estendere gli habitat per tutta la fauna, compresi gli elefanti.

Si contano all’incirca 40.000 elefanti asiatici selvatici. In Asia molti sono stati addomesticati per il lavoro. Gli Elefanti asiatici selvatici sono minacciati dal disboscamento a favore dell’agricoltura. La perdita dell’habitat è il loro problema principale.

Anche gli orsi, in tutto il mondo, stanno perdendo il loro habitat. Molti sono stati addomesticati e spesso maltrattati o sfruttati nei circhi. La caccia alla volpe, le corride ed i combattimenti tra galli rappresentano dei problemi in certe parti del mondo.

Flower and biodiversity. Image by Information for Action, a website for conservation and environmental issues offering solutions

L’utilizzo di reti per pesca da deriva estese per oltre 30 miglia causarono un enorme danno alla fauna marina, specialmente alle tartarughe ed ai delfini.

Le acque dell’Atlantico nord-orientale sono state per molti anni tra le zone di pesca più produttive del mondo. L’eccesso nella pesca e l’inquinamento hanno ridotto le riserve a dei livelli talmente critici che l’effetto ha avuto conseguenze su tutta la catena alimentare. Nel gennaio del 1994, circa 75000 uccelli marini sono stati trascinati sulle rive della Gran Bretagna nord-orientale. Gli uccelli, emaciati, erano morti di fame. I pescatori in Scozia hanno dato la colpa alle foche, che avrebbero mangiato tutti i pesci. Per quanto i fattori naturali possano contribuire allo spostamento degli equilibri ecologici, sono niente paragonati alle pressioni umane. L’inquinamento e la richiesta di mercato sono le cause principali della sparizione dei pesci.

La foresta tropicale copre all’incirca il 7% della superficie terrestre ma contiene il 90% di tutte le specie. Prima della vasta alterazione da parte dell’uomo, esistevano 1600 milioni di ettari di foresta tropicale. Verso la metà degli anni 70, si erano già ridotti a 1000 milioni. Al tasso di sparizione attuale del 2% all’anno, si potrebbe assistere alla completa scomparsa delle foreste pluviali in un periodo compreso tra i 30 ed i 50 anni. Il 30% di tutte le specie, compreso il 50% delle piante da fiori, andrà perso se il disboscamento dovesse continuare. Incluse diverse centinaia di vertebrati, centinaia di migliaia di piante ed almeno un milione di specie diverse d’insetti.

La nostra comprensione degli ecosistemi è così insufficiente che non possiamo avere nessuna certezza sull’impatto che potrebbe avere la rimozione d’ogni singola componente. Una maggior diversità permette alle nostre vite di adattarsi più effettivamente al mutamento delle condizioni, ed aumenta la nostra capacità a far fronte agli stress ecologici.

Nessun organismo vive isolato dagli altri esseri viventi ed ognuno, col suo modo di vivere, contribuisce all’equilibrio naturale. L’interdipendenza ed il funzionamento efficace di tutte queste parti ha un ruolo chiave per la salute di tutto il pianeta

La diversità genetica è fondamentale per la coltivazione delle specie domestiche. Ha dato modo ai primi uomini sulla terra di sviluppare raccolti e bestiame che rappresentavano un pre-requisito dell’agricoltura e che ai giorni nostri permette agli allevatori di dar vita a nuove varietà. Un’oscillazione verso gli allevamenti intensivi ha avuto come risultato l’estinzione di diverse specie di animali domestici da fattoria e piante, causato dall’accaparrarsi delle sementi di piante domestiche da parte delle multinazionali ed il conseguente ritiro delle stesse dai mercati. Si riduce la biodiversità che è cruciale per un sano ecosistema. Una gamma limitata di razze animali domestiche e piante è più vulnerabile alle malattie ed al disastro agricolo. Le specie rare create dall’uomo sono parte di un pool genetico globale. Quando una razza si estingue, le sue caratteristiche genetiche sono perse per sempre. È quindi molto importante, ai fini di futuri utilizzi nell’agricoltura, conservare il numero maggiore possibile di gamme.

La diversità di specie ed habitat deve essere conservata in quanto facente parte del nostro retaggio culturale. Oltre al loro valore estetico, hanno anche il merito di arricchire le nostre esistenze. La cultura di una nazione è stretta alleata del suo paesaggio e fauna. Abbiamo l’obbligo morale di passare alle future generazioni un luogo tanto abbondante di risorse almeno quanto quello che abbiamo ereditato.

Una gestione inadeguata e delle leggi lassiste hanno causato un’allarmante accelerazione del processo di danneggiamento degli habitat della fauna e della flora mondiale. Una maggiore consapevolezza delle relazioni tra gli esseri viventi è di fondamentale importanza. Si impone quindi un migliore monitoraggio.

Come potete aiutare

Kimberley termite mound and biodiversity. Image by Information for Action, a website for conservation and environmental issues

Imparate di più sulla flora e la fauna in pericolo

Sostenete gli Zoo che si impegnano nei programmi di conservazione e nella procreazione di specie a rischio rimettendole poi in libertà nel loro ambiente naturale. Non comprate prodotti derivati da specie in pericolo d’estinzione.

Piantate alberi ed arbusti nella vostra comunità locale.

Quando viaggiate, siate consapevoli della vostra intrusione nel mondo delle specie native ed evitate il più possibile di danneggiare loro od il loro habitat.

Impegnatevi con azioni dirette atte alla salvaguardia degli habitat. Sorvegliate i siti naturali.

Sostenete i gruppi di conservazione come Information for Action od il WWF con donazioni

Scrivete lettere o email ai vostri rappresentanti di governo, sollecitandoli ad agire a favore della salvaguardia delle specie a rischio e dei loro habitat, ed a creare un sistema di monitoraggio per assicurarne la protezione

Scrivete lettere o email all’editore del vostro giornale locale e sollecitatelo a pubblicare le vostre preoccupazioni riguardanti le specie a rischio ed i loro habitat.

Consumate cereali, carne ed altri prodotti derivanti da rare specie domestiche. A maggiore richiesta, corrisponderà anche una maggiore produzione agricola di specie domestiche rare. Chiedete al vostro distributore di rifornirsi di carne ed altri prodotti derivanti da razze rare.

Links:

Storia naturale dell’evoluzione delle vita sulla terra

Bibliografia

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